"Il mio compagno di merende e leale alleato senatürr Molodürr,sosterrà il mio governo fino alla regolare scadenza della legislatura"......pare che sia questo,in buona sostanza,il discorso che aveva fatto il cabarillo immediatamente dopo la fine della "cena" istituzionale che il nostro Berluskazz aveva fatto ai suoi più stretti e più vicini collaboratori. E comunque il malumore,anche all'interno del PDL,sta progressivamente facendosi strada; soprattutto tra tutti quei parlamentari che non sono più certi,in caso di elezioni anticipate, di una loro eventuale rielezione in Parlamento. Ammenocchè non contino sulla fragile e precaria memoria del popolo italiano che,negli ultimi decenni,ha fatto emergere una circostanza preoccupante per un grande Paese dell'occidente moderno,progredito e "libero" cioè che l'italiano troppo spesso non ricorda che vicino al naso ci sta la bocca. E se questi particolari "dettagli",che non vanno presi certo alla leggera,dovessero dar ragione alla così detta strategia della "disinformazione" che da anni sta portando avanti il Berluskazz nel respingere e rintuzzare ogni accusa che in quasi vent'anni gli è stata mossa dalla magistratura e con cognizione di causa e di elementi concreti via via acquisiti col mezzo, peraltro legittimo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali,questi,se dovesse vincere anche eventuali elezioni anticipate,si sentirebbe legittimato da una sorta di "investitura popolare",a dar "fuoco alle polveri" di riforme radicali ed arrabbiate da parte del suo partito,il PDL e i suoi alleati, la LEGA contro quei poteri costituzionali che,a suo dire,lo hanno perseguitato fin dal suo primo giorno della sua "discesa"in campo e che tutt'ora,sempre a suo dire,continuerebbe a perseguitarlo col fine ultimo di logorarlo e così,costringerlo alle dimissioni e caduta del governo.
Ma a prescindere da ogni personale simpatia o antipatia per "l'uomo",qui è il politico,è l'uomo di governo che ha fallito in tutto e in toto la "sua missione e il suo ambizioso programma di posti di lavoro nuovi,di grandi e radicali riforme e di un profondo ammodernamento di ogni struttura del nostro Paese" ; un uomo che non ha saputo sottrarsi alle lusinghe delle tante,troppe "sirene" di cui si è sempre circondato e che non hanno dovuto fare molte fatiche,eccezion fatta per la loro abilità al lecchinaggio del culo del CAPO,per poter sedere nei posti nevralgici del governo e tra la cerchia ristretta di ospiti permanenti al suo desco. Una miserevole fotografia che ha gettato discredito e che continua a gettare fango addosso al Paese e a noi tutti come Popolo di questa Italia.
Purtroppo l'Italiano è talmente amareggiato e svuotato di ogni volontà di rinascita e di cambiamento che,personalmente temo,in caso si vada ad elezioni anticipate che,malgrado tutto questo,il gran Pagliaccio vinca ancora per l'ennesima volta e che per liberarcene definitivamente di debba,ahìnoi e nostro malgrado,far ricorso a violentissimi tumulti popolari. Sarebbe un disastro che farebbe nascere pesanti problemi e,tra questi,il più pericoloso sarebbe quello,senz'altro,della stessa sopravvivenza dell'occidente nel suo insieme culturale,storico,ideale ed economico.
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