martedì 15 febbraio 2011

Rivolte ed invasioni....

Prima la Tunisia e dopo l'Egitto: ma i fermenti "di rivolta" non sono finiti. Lo Yemen è in fermento e l'Iran in ebollizione. Ma in pericolo sono soprattutto i paesi europei che sono posizionati di fronte ai paesi nord africani; non è una paura d'invasione anche perchè se fosse questa la cosiddetta "recondita" intenzione di tunisini,egiziani,algerini lo potremmo capire per tempo e prepararci,per tempo,a farne fronte. Loro sognano una vita diversa e comunque degna. Soprattutto per i loro figli: e ne hanno pieno e legittimo diritto. Ma non si possono immaginare di poterlo fare a spese di altri popoli che,al momento,stanno attraversando una gravissima crisi economica e non hanno sufficienti risorse disponibili per poter migliorare la situazione,a tempi brevi,all'interno dei loro (dei nostri) paesi. Questo se lo devono stampare bene nella loro memoria questi migranti disperati;diversamente,per loro e questo piaccia o meno,inizierà un'altra diversa ma ancor più triste tragedia. Qui già viviamo con un governo vile,corrotto e inefficace oltreché inefficiente;siamo da decenni senza nuove riforme,le casse del pubblico danaro sono vuote da tempo perché questo danaro,quand'anche incamerato,viene elargito a clientele e consorterie mafiose e non,allo scopo di mantenere lo "status quo" e i posti di potere e privilegio non vengono "distribuiti" per meriti ma per roffianeria verso il potente di turno e i leccaculo ormai non si contano più. Quindi la china nel nostro Paese,sta via via scivolando verso quello stadio ultimo che precede sempre grossi e violentissimi sommovimenti di popolo. Anche se non si vuole ammetterlo,gli attuali esponenti politici eccezion fatta per qualche singolo,non sono mai stati in grado,negli ultimi decenni, di governare questo Paese ne,gli oppositori dei vari partiti,di fare delle proposte valide ed innovative per rinvigorire la produttività,l'economia con le relative riforme sociale di cui abbisogna il popolo e lo stato. Questi,prendono 21.000 euro al netto al mese solo di appannaggio come deputati della Repubblica: e nemmeno eletti dal popolo sovrano ma nominati tra quattro eleganti e comode mura dai loro padroni; è giocoforza che non abbiano nessuna voglia,ne intenzione di mollare l'osso. Ed è una grossa questione che avrà,quasi sicuramente, dei risvolti tragici perché noi,POPOLO SOVRANO,a questo punto saremmo nella liceità costituzionale e non solo,ma anche morale e d'ONORE,di rimuoverli con ogni mezzo possibile e immaginabile. E questo senza nessuna possibilità di esser accusati di sovversione perché,a questo punto loro sono i sovversivi che non vogliono il ricorso alle urne perché consapevoli che non verrebbero più rieletti: quindi,non hanno nessuna intenzione di rinunciare ai tanti privilegi che la loro attuale condizione concede a loro di fruire....senza contare quei sotto privilegi (ma veri e propri ricchi BONUS),che gravitano intorno come secondo contorno di una pingue e abbondante mensa. Mentre ogni giorno questa puzzolente cacca umana si rimesta e si sommuove entro e in fondo a s'è stessa,con un fuoriuscío di un lezzo insopportabilmente nauseabondo,qui sbarcano disperati di ogni risma e provenienza;molti sono veramente rifugiati a pieno titolo e diritto ma,la stragrande maggioranza di questi approdano qui,in questi giorni con metodi di vera e autentica pirateria e,questo lo dobbiamo impedire con ogni e qualsiasi mezzo. Anche perché di questi mezzi,grazie a Dio ne disponiamo a sufficienza; e sennó che li conserviamo a fare? Un prodotto,qualsiasi prodotto ma soprattutto quando si comprano o si fabbricano armi significa solo una cosa: che c'è una giustificazione. Una RAGIONE LEGITTIMA E VALIDISSIMA. Sò bene che queste affermazioni potranno infastidire molto e più di qualcuno; ma sono opzioni che,con i tempi che viviamo vanno tenute nel debito conto. La nostra zattera è piena: non abbiamo più posto per far salire sopra altra gente quindi evitiamo di consentire ulteriori arrembaggi anche se,in cuor nostro,il rammarico per non essere in grado di aiutare i nostri vicini della sponda opposta del Mediterraneo a trovare presso di noi ulteriore asilo e rifugio è grande. Ma purtroppo le condizioni del nostro Paese e anche del nostro Continente Europeo,sono veramente drammatiche,precarie e molto preoccupanti sotto l'aspetto economico e finanziario in primis e,sotto l'aspetto sociale e politico ch'è strettamente correlato a quello economico e finanziario. Ma se l'Unione Europea ci vorrà aiutare e sostenere,non solo moralmente e politicamente ma soprattutto finanziariamente con consistenti aiuti,credo che l'Italia e noi Italiani non ci sottrarremo dal dovere di dare non solo solidarietà ai popoli nord africani in rivolta,ma anche quell'aiuto materiale ed economico di cui avranno bisogno per ricostruire i loro Paesi devastati dalla rapacità di classi dirigenti che si sono alternate, e sempre quelle al potere di questi Paesi per decenni.