venerdì 3 dicembre 2010

Il diritto di essere,tra le altre cose,anche razzista.

Trovo assurda la volontà di singoli e associazioni,di voler imporre ad ogni costo un'integrazione con tutte le etnie del pianeta emigrate nel nostro Paese: sono queste le prime a non voler nessuna integrazione. Forse un discorso di autentica integrazione potranno farlo i nipoti dei nostri figli che da almeno un paio di generazioni saranno nati in Italia ma con questi e ora,c'è un solo modo per tenerli nella legalità : l'intransigenza totale e assoluta. Se non vorranno piegarsi alla cultura e alle nostre tradizioni storico culturali bisognerà farglielo accettare con maniere forti;ne compassione ne misericordia. Tutta la merda va spalata via;e in fretta anche. Qui abbi amo da anni bande di farabutti albanesi,romeni,bulgari e ora anche russi,che vivono di rapine,furti favoriti in tanta illegalità da parecchi poliziotti a cui queste bande fanno riferimento e pagano un pizzo settimanale. Per i piccoli balordi italiani invece c'è solo una cosa certa: l'arresto sicuro quando vengono presi.

mercoledì 1 dicembre 2010

Berluskazz della bugiardeska;la pacchia è finita.

L'agonia di questo governo non lascia attonita solo l'Europa comunitaria ma sciocca fatalmente tutte quelle persone di buona volontà che avrebbero preferito una forte scossa di terremoto con mille morti piuttosto che una sciagurata esperienza di governo,come questa che sta per finire,che è durata quasi diciassette anni,e che ci si augura che alle prossime elezioni che ormai son già alle porte,non possa ripetersi mai più.
Mario Monicelli,che ha preferito por fine con un estremo atto di coraggio alla sua lunga e interessantissima vita,in un'intervista recente ribadiva la necessità di un forte riscatto del nostro Paese,con una rivoluzione,ahìnoi dolorosa,che,come quasi tutti i più moderni paesi europei hanno avuto nella loro storia passata e che invece l'Italia manca come esperienza di riscatto per tutta la sua gente. Monicelli aveva ed ha perfettamente ragione; certo molte persone verranno uccise ma il riscatto di un popolo spesso,passa da una violentissima  esperienza di sangue che possa rimanere fissa ed indelebile nella memoria storica collettiva delle generazioni che verranno nei secoli futuri.
E il tempo che stiamo vivendo ed attraversando la richiedono a gran forza. Sarà necessario,per tutti,che si fissino degli obiettivi minimi come prima fase: e tra questi,deve contemplarsi la cattura di ogni singolo individuo che con la sua adesione,anche solo passiva e solo col suo voto,ha reso possibile l'avvento del maniaco di Arcore al governo del Paese: e anche quando riuscissero a scappare oltre confine,dobbiamo aver già predisposto una forza speciale d'intervento rapido,dotata dei migliori e più sofisticati mezzi e armamenti per andare in qualsiasi parte del pianeta a scovare questi individui e,vivi,riportarli in Patria affinchè siano sottoposti al giusto giudizio popolare. Se qualcuno se la sta ridendo sappia fin da ora che non stò affatto scherzando e che con ogni mezzo verrà assicurata la cattura di qualsiasi persona abbia in qualche misura simpatizzato,peggio,collaborato con questo regime infame e bugiardo berluskazziano e molodurriano(Bossi) ; non dovrà esserci nessun spazio per pietà e misericordia. Questa la lasciamo ai preti bastardi e bugiardi,che pur di guadagnare soldi non hanno esitato a fregarsene della carità cristiana sfrattando da loro proprietà delle famiglie per riaffittare i loro alloggi a persone che avessero potuto pagare un affitto più alto. Nemmeno loro verranno risparmiati da questa nostra purga.

domenica 28 novembre 2010

Berluskazz e i venti di guerra civile.

Fin dal lontano 1992 quando io percepii come sicura sventura la "strada politica" che stava per intraprendere Berluskazz della bugiardeska,nessuno m'ha mai distolto da un pensiero costante e consistente;che quest'uomo sarebbe stata la causa di una nuova e lunga guerra civile fra italiani. Questo "squalo d'assalto",negli anni 80 e 90 al servizio del PSI e di Bettino Craxi,e uomo della mafia nell'Italia del nord nel decennio della Milano da bere,in quel periodo si stava facendo largo a gomitate sfruttando le idee degli altri,ma è sempre stato prontissimo e molto bravo a spacciarle per sue,è sempre stato mosso da un'unica morale:non aver nessuna morale. In poche parole di un'amoralità smisurata,come smisurata è sempre stata la sua ambizione. Ambizione per il potere anzitutto ma,per raggiungerlo,avrebbe avuto bisogno di disporre di molto danaro. Per questo,tutto questo,non ci sarebbero state difficoltà di sorta per Berluskazz;non per niente era uno strettissimo "Amico" di Craxi,all'epoca attivissimo presidente del consiglio di una coalizione pentapartito a guida socialista(sic!),che gestiva la cosa pubblica in modo nuovo con vecchi metodi di clientele e corruttele,che in poco tempo avrebbero dovuto far parte del cosiddetto "bagaglio" di metodi e comportamenti dell'italiota medio e medio alto borghese. Ma Craxi si stava facendo,in quel periodo molti nemici potenti;anzitutto per non aver mantenuto fede alla parola data all'allora segretario democristiano Ciriaco De Mita che,in cuor suo e con una ristretta cerchia di amici,aveva giurato che gliel'avrebbe fatta pagare cara. E così accade che un bel giorno il caro premier,dopo aver subito un attacco da una pioggia di monetine che una folla inferocita gli aveva lanciato addosso all'ingresso dell'hotel Rafael a Roma,andò in visita dal Presidente della Repubblica a cui manifestò la sua intenzione,anticipando la mossa dell'avversario,di rassegnare le sue dimissioni con la consequenziale caduta del suo governo. Ma Berluskazz oramai aveva raggiunto una invidiatissima e solida posizione economica al punto di spingerlo nella decisione di darsi alla politica fondando anche un suo partito personale. Questa è in breve la cronaca di diciassette anni di berlukazzismo che ha portato il nostro Paese sull'orlo del baratro,della miseria e della guerra civile. Tre buone ragioni perché quest'individuo lasci e torni nell'anonimato: e al più presto possibile.