sabato 13 novembre 2010

La caduta degli idoli

Con l'ultima ed ennesima "monetata"del (nostro?)presidente del consiglio Berluskazz della Bugiardeska,si sta,forse,chiudendo un capitolo che a quasi alla fine di un percorso durato quasi vent'anni,cominciava a preoccupare anche più di qualche partigiano del PDL per la dissennatezza con cui,soprattutto in quest'ultima fase,stava gestendo il governo del Paese questo abile imprenditore di s'è stesso,ma pessimo e titubante uomo di governo. Io non discuto che all'inizio del suo mandato,nel lontano 1992,Berluskazz fosse veramente in buona fede e determinato a riformare,nel modo migliore ed efficiente,le istituzioni più obsolete della nostra Repubblica ma,immediatamente dopo,s'è perso appresso a ragazzine smaniose d'apparire e,per questa ragione disponibili ad ogni richiesta del potente di turno pur di raggiungere il loro effimero "sogno di gloria" e soprattutto di quattrini facili. E l'anziano presidente del consiglio,come un bambino viziato e capriccioso,non si è sottratto dall'assecondare tutte quelle "acerbe bamboline" che da come le abbiam viste nei filmati riprese in certi locali notturni della capitale e di Milano,tanto acerbe mostravano non essere anzi;sembravano,dal loro modo di esibire la propria merce nella vendita al dettaglio,rotte e soprattutto prontissime ad ogni richiesta che l'occasionale e potente cliente avesse fatto a loro. Berluskazz ha persino coinvolto sezioni delicate della nostra Intelligence nazionale e,tutto questo,oltre ad esser un comportamento gravissimo e discutibile è stato un abuso di potere molto pericoloso e amorale:comunque la si pensi,qualsiasi persona,aldilà delle sue idee ed opinioni politiche ma dotata di un pò di buon senso,non può che disapprovare in tutto e in toto atteggiamenti e metodi che solo una persona affatto colta e che gode di una posizione istituzionale di notevole caratura non è concesso permettersi. Solo questo basta e avanza perché l'uomo,Berluskazz,ch'è allo stato il primo ministro di un Paese importante d'Occidente,faccia un dignitoso gesto rassegnando le sue dimissioni nelle mani del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. E dovrebbe farlo quanto prima possibile

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