martedì 22 febbraio 2011

La viltà di Berluskazz e del suo governo di leccaculo.

La Libia,finalmente,si sta liberando di un lurido bastardo che per quasi 42 anni ha vissuto di rendita grazie non solo ai ricavi sul petrolio estratto nel suo paese ma anche e soprattutto grazie a dei politici malati e pedofili che addirittura nel corso della sua ultima visita in Italia,non solo lo hanno accolto con ogni possibile ed inimmaginabile onore ma dove il capo di questo governo di inetti giuda gli è corso a baciare la mano come i picciotti usano fare con i loro padrini mafiosi e,nel Medioevo,a re e conti padroni di regni e grossi feudi. Incredibile come una minoranza di rincoglioniti ventenni e vecchi rimbambiti,perchè a conti fatti di minoranza si tratta checchè ne dica berluskazz coi suoi sondaggi falsi e infingardi come lui. Se teniamo conto di chi si astiene dal voto non andando proprio ai seggi,chi invece va e vota scheda bianca,e altri che invece votano ma nonnvotano ne berluskazz ne i suoi servi, bèh.....non fa certo maggioranza e non ha sicuramente il consenso del 65% degli italiani. E allora? Allora perchè non si riesce a mandarlo in galera com'è giusto sia? Perchè nel DNA di buona parte degli italiani purtroppo c'è una sorta di rassegnazione che fa dir a loro che "tanto non cambierà nulla" sono impigriti su questa disperata rassegnazione. Allora bisogna trovare altre scorciatoie. Non sono,per carattere,una persona che "piange sul latte versato" ma devo ammettere che "quello squilibrato" come è stato subito definito quel signore che gli ha spaccato il musone con una miniscultura in gesso del duomo di Milano,avrebbe potuto procurarsi un qualcosa di più micidialmente pesante e mirare diritto alla scatola cranica da dietro le spalle; solo così ci saremmo forse liberati per sempre di questo satiro dal culo flaccido come l'ha definito la Minetti anche perché signori,poche balle: questo porco qui ha un unico disegno oltre a quello di non voler finire in galera come sarebbe giusto finisse. Ci vuole trascinare in una guerra civile e i signori Bersani,D'Alema, Di Pietro,Rutelli,Casini, Vendola,Fini e Pannella lo sanno benissimo ma fanno finta di niente. Si riempiono la bocca, e ogni giorno,con argomentazioni demagogiche trite e ritrite invece di bloccare il Parlamento e dare le dimissioni in massa; certo,20.000 euro al mese più il resto (e che resto anche), fan loro troppo comodo altrimenti che farebbero che non hanno mai fatto un cazzo di niente in tutta la loro vita? Sarebbero questi gli uomini che dovrebbero prendere in mano le sorti del nostro Paese quando presto i neofascisti berluskazziani verranno spazzati via? Io non li voglio. Non voglio altri inquisitori e sputasentenze che,oltretutto vorrebbero porre dei paletti al sistema democratico vietando a persone che nel corso della loro vita hanno avuto dei guai con la giustizia,senza porsi dei perchè questa gente è finita nei guai. Io per esempio,ho decine di condanne già passate in giudicato e scontate; e perchè? Perché ero,come tanti della mia generazione,caduto nel vortice della tossicodipendenza e,per poter procurarmi il dosaggio quotidiano considerato anche che non ero un membro di qualche alto e ricco esponente politico e nemmeno imparentato con la famiglia Agnelli,dovevo o spacciarle oppure rubare. Io avevo scelto la seconda opzione e così mi sono garantito la quantità che mi necessitava ogni giorno. Chiaro è che "dai che la và la gatta al lardo,che ci lascia lo zampino".....così è accaduto a me come è accaduto a migliaia di ragazzi che come me facevano, all'epoca,uso di sostanze stupefacenti. Ma io sono un caso assai singolare ma non credo raro avendo,nel corso degli anni,imparato pagando di persona,gli abusi che certa parte di poliziotti e magistrati fanno nell'esercizio della loro funzione. Quando ho avuto a che fare con loro per la prima volta,avevo solo 17 anni e,per una mia innata e spiccata curiosità frequentavo,in Verona,un noto antiquario con particolari propensioni: insomma era gay ma per mè è stato non solo un caro AMICO e lo è tutt'ora,ma mi ha aiutato e confortato tenendomi al riparo dalle cattive compagnie perchè con lui non avevo il tempo ne le occasioni per frequentare ragazzi di strada miei coetanei ma,solo per il fatto che frequentavo questo personaggio dai "dubbi e alquanto immorali tendenze",venni convocato in Lungadige di Porta Vittoria presso la questura centrale,dove mi venne notificato l'articolo 1 che significava la quotidiana proclività a delinquere e diffidato dal cambiar condotta. Si noti che all'epoca ero un ragazzetto pieno di desideri e di sogni come qualsiasi ragazzo a quell'età e non solo non avevo NESSUN PRECEDENTE PENALE ma non avevo nemmeno mai nemmeno avuto occasione di trovarmi nel bel mezzo di un accertamento di controllo di identitá durante le frequenti retate che la polizia,soprattutto quella di Verona,compiva in quegli anni. Parlo dei primissimi anni sessanta. Perchè allora è potuto accadermi tutto questo? Me lo sono chiesto anche parecchie volte e,riflettendo,una risposta l'avevo trovata; era una sorta di rivalsa verso di mè, perché non avevo aderito alle avance di un vice commissario,all'epoca in forza presso la questura di Verona. È stato un periodo di autentica persecuzione in cui venni anche aggredito un paio di volte da delinquenti abituali che, quasi sicuramente, erano stati assoldati da qualcuno che li teneva in pugno (o per le palle), come si suol dire. E chi avrebbe potuto tenere in pugno un gruppetto di farabutti schedati e,all'epoca,considerati molto pericolosi se non una persona che aveva un notevole peso sulle loro vite? Supposizioni? Certo supposizioni; ma supposizioni suffragate dall'andazzo e dalla cadenza degli eventi che si sono verificati,e in rapidissima successione,immediatamente dopo che mi ero sottratto,gentilmente,alle profferte del funzionario della Repubblica per gli affari interni. Ma non c'era solo l'interesse sessuale nei miei riguardi da parte di quest'individuo,ma anche un "interesse politico" che,in questa sede sarebbe assai lungo e complicato spiegare e che per ora,sottaccio per pudore e non soltanto. Ma qualcuno si chiederà a questo punto che c'entra tutta questa lunga dissertazione. ...béh....questa lunga dissertazione è vólta a difesa di tanta gente che,oggi,è piena di precedenti penali in virtù di grandi e piccoli abusi quotidiani da parte di certa polizia, vuoi per antipatia personale, vuoi per non aver aderito agli inviti di fare la spia infiltrandosi in certi precisi ambienti o,peggio,di non aver voluto prestarsi a fare da agente provocatore all'interno di certe formazioni che successivamente,avrebbero servito da capro espiatorio ad una determinata strategia della tensione di cui i passati governi di un famigerato periodo storico,esauritosi nel 1992 con l'inchiesta di "mani pulite",avevano fatto largo ricorso con i risultati che ancora oggi,ahìnoi,son sotto gli occhi di tutti noi. E sono convinto che "qualche testa d'uovo" all'interno del PDL sta cercando di suggerire a questo governo,come una delle possibili opzioni per distogliere l'attenzione dai gravi e seri problemi cui si trova,oggi,a dover affrontare tutto il nostro Paese. Quindi,ribadisco ancora una volta quanto avevo suggerito ai sopra nominati capi e dirigenti dei partiti di opposizione più sopra: "Dimettetevi tutti da deputati e bloccate tutte le attività parlamentari".....siam convinti che o con le buone o con le cattive questa becèra classe politica dovrà gettare la spugna e andarsene a casa. Poi,una volta indette le elezioni e formato un nuovo governo di rinascita emriscossa nazionale si penserà anche a come catturare e a perseguire i responsabili di questo ventennio di soppruso e di scempio della ricchezza del Nostro Paese.
Tiziano A. Bedoni

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