giovedì 26 gennaio 2012

Ha ragione Lo Bello: questi son tutti mafiosi bastardi.

Non si può,per meschino interesse e tornaconto personale,paralizzare un settore intero di uno stato come lo è il
comparto alimentare. I supermercati,da nord a sud,hanno ormai esaurito anche le poche scorte di generi di prima necessità che per cautela mettevano sempre in disparte nei propri magazzini per questo tipo di emergenze. Ma questa é
un'emergenza che deve immediatamente cessare ; e non con le buone ma con le cattive e ad ogni costo costi quel che
costi. Se avevano qualche ragione all'inizio della loro squallida e banditesca protesta ora,l'hanno perduta strada
facendo con il loro quotidiano ricatto,minacce e violenze verso tanti colleghi che non possono certo vantare di essere
padroncini del proprio mezzo di lavoro e,che in tanti casi,hanno minacciato e,contro loro,perpetrato anche atti di
violenza intollerabili per "indurli a più miti consigli" e,tutto questo non solo non è accettabile ma non è più sopportabile da parte di tutti Noi Cittadini Italiani,che siam stati,fino ad oggi,costretti a subire le prepotenze di
mafiosi che,per non apparir tali,si sono opportunisticamente nascosti dietro "il dito" di un'etichetta medioevale e financo ridicola: I FORCONI! Io so bene che farei ai militanti che si nascondono,VIGLIACCAMENTE,dietro questa ridicola
sigla. Saprei molto bene dove infilare le tre punte dei loro (sic!), FORCONI....ma solo nel culo sarebbe ancora poco
e,comunque,se lo glielo infilassimo solo lí questi imbecilli ne sarebbero goderecciamente FELICI! Confagricoltura considera che,nella sola Sicilia (loro la chiaman "Cecilliaaaa"...stì tamarri analfabeti ed ipocriti),il danno che ne
verrà da questa prova generale di eversione dell'ordine democratico,sarà intorno ai 550 milioni di euro,con un probabile aggravio per le famiglie italiane di 180 euro se includiamo anche la speculazione che,immancabilmente,vi monterà sopra. Grosse difficoltà anche per i ristoranti della Nostra Penisola a corto di pesce gia da qualche giorno.
Non é certo situazione migliore per i benzinai: da Genova a Napoli si son verificate code con molto disagio davanti agli impianti erogatori e,molti esercizi di distribuzione del carburante hanno dovuto chiudere per l'assalto degli automobilisti incazzatissimi e,qualcuno anche qui,ha pensato bene di approfittare dando corso ad una sorta di asta
.....pubblica?...non parliamo poi della raccolta della monnezza: a Napoli,500 tonnellate di mmerda son rimaste in
giacenza sulle strade.
Monti.....ordina la carica e metti in galera sta merda; c'è solo gente colpevole di aver fame,chiusi nelle gabbie
nazionali; cerchiamo di diversificare, CON EQUITÀ,la clientela....almeno,come si dice: MAL COMUNE MEZZO GAUDIO!

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