martedì 23 ottobre 2012

La lunga e sofferta agonia di un Paese.

Dopo le dimissioni richieste a Berlusconi e a tutto il suo governo a causa dell'immobilismo, della diffusa ed estesa corruzione e penetrazione delle cosche mafiose in ogni settore e ganglio vitale non solo delle istituzioni più importanti di questa repubblica, ma anche ahinoi nella vita civile e in ogni suo settore e anfratto strategico riguardante, industria, finanza, economia dell'intero Paese senza nessun limite territoriale cosi come noi tutti presumevamo conoscere, ovvero per intenderci, solamente limitato a tutte quelle regioni che da decenni sappiamo essere terre di mafia e di spicciola manovalanza peraltro pericolosissima che erano e sono la Campania, la Calabria, la Sicilia, la Puglia; oggi purtroppo siamo costretti a constatare con profonda amarezza che questo fenomeno riguarda oramai tutto il nostro territorio nazionale, dalle Alpi alla Sicilia; dal nord, al nord est e nord ovest; al sud, al sud est sud ovest insomma tutta l'ITALIA........quindi un intero Paese corrotto, da generazioni e che presumibilmente lo resterà ancora per altre non poche generazioni prima di poter vedere qualche significativo cambiamento di rotta da parte degli ITALIANI che verranno e che dovranno gestire questa Nostra Italia dopo di noi. Non è ne sarà un compito facile; ne MEN che mai agevole! Ma bisogna cominciare, DA ORA, ad invertire questa rotta malefica e suicida. Qualcuno in questi ultimi giorni e, commentando la nostra attuale fase di cruda e pesantissima crisi economica e politica, aveva paragonato questo nostro attuale e difficilissimo momento storico ad una sórta di seconda riedizione di quella che fu, a suo tempo, LA FAMIGERATA REPUBBLICA DI WEIMAR; credo che, in buona misura, questo paragone si attagli perfettamente all'attuale situazione che stiamo vivendo nel Nostro Paese. Epperò per quanto mi riguarda, auspico che l'Italia non sia costretta a dover "marcare" gli stessi e medesimi passaggi cui si era evoluta la situazione nel corso dei mesi nella repubblica di Weimar: sarebbe una catastrofe tragica e foriera di un pesantissimo e sicuro conflitto che trascinerebbe, non solo L'ITALIA E L'OCCIDENTE TUTTO, MA L'INTERO PIANETA IN UN CONFLITTO SANGUINOSO DOVE NON NE USCIREBBERO NE VINCITORI NE VINTI: N E S S U N O!!....... Anzi, io son convinto che veramente sarebbe la fine di tutta l'UMANITÀ E DELLA VITA IN OGNI SUA FORMA E VARIETÀ SU TUTTO L'INTERO PIANETA TERRA.
E quel che temo purtroppo, e lo sto constatando ormai da anni, è che l'uomo, specie assai boriosa ed arrogante rispetto ad ogni altra forma di vita vivente che conosciamo, incluso ovviamente tutte quelle altre specie viventi che boria e arroganza dell'uomo hanno contribuito a far estinguere già da parecchi decenni, si possa cimentare in UNA GRANDE E INSOLENTE SFIDA CONTRO DIO, CONTRO IL FATO E CONTRO IL CREATO per voler affermare ad ogni costo, costi quel che costi, la sua superiorità in quella che sarebbe sì l'ultima gara dell'umanità che inesorabilmente condurrebbe tutto e tutti verso quella che per definizione potrebbe essere l'ULTIMA TRAGICA CATASTROFE provocata dagli uomini: LA FINE DELLA VITA NEL MONDO E IN QUELL'UNIVERSO COSI COME TUTTI NOI UMANI LO ABBIAMO CONOSCIUTO.

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